( nb. a votazione effettuata, verrete indirizzati nuovamente alla sezione delle Poesie in concorso. Grazie. )

SPES
 
Noi proviamo a guardare più nel fondo.
A schiudere la porta ai controversi
giorni di questo torbido millennio,
che ci sfuggono, obliqui, ma vestiamo
i panni dell’escluso. Con paura.

Perché la vita vuole andare avanti.

E’ sempre triste fare finta di credere
ancora a un vecchio sentimento.
Raccontare commossi della luce
azzurrina di mitici mattini con pudiche
parole violate; dei tempi d’oro in cui
con grazia ci lasciavamo sedurre dal
Vangelo bevendo alla sorgente dell’Amore.

E’ triste arrabattarsi tra le mezze verità di
quest’epoca, ostentando, sopra artefatte
soglie di cristallo, un sorriso seriale:
stampigliato, come quei vecchi palazzoni
che hanno espropriato la nostra fantasia
dentro città senza balconi, senza allegri
gridi di bambini; buie, nei cortili anneriti
da fiumane di auto rumorose e passi
incerti tra frustrazioni e ruoli non reali.

Ma quanta voglia di riavere quella
favola che schiudeva giorni di
stupore sopra limpidi ruscelli.

Sia solo in un minuscolo spiraglio
tra speranza e poesia che possa, infine,
placare per un poco il desiderio nostro di amare.